Cosa sono gli inseguitori (“tracker”) monoassiali?

Nei progetti più recenti le strutture di supporto dei moduli fotovoltaici saranno costituite da inseguitori (chiamati usualmente con il termine inglese tracker) monoassiali.

Si tratta di strutture di sostegno mobili che nell’arco della giornata “inseguono” il movimento del sole orientando i moduli fotovoltaici su di essi installati da est a ovest.

L’intervallo di rotazione completo del tracker da est a ovest è pari a 110° (tra -55° e +55°).

I moduli fotovoltaici sono normalmente installati sull’inseguitore su una sola fila o su due file con una configurazione chiamata “portrait” (cioè il modulo è in verticale rispetto l’asse di rotazione del tracker).

Il numero dei moduli posizionati su un inseguitore è variabile.

L’ installazione degli inseguitori avviene mediante infissione diretta nel terreno, con l’ausilio di una macchina battipalo; i pali di sostegno raggiungono una profondità minima di 1,5 – 2 m dal piano campagna e sono poi sottoposti a prove di resistenza.

La scelta di questo tipo di inseguitore con pali infissi direttamente evita l’utilizzo di cemento per le findazioni e minimizza i movimenti terra per la loro installazione.

Inseguitori (Trackers) per parchi solari

Ciascuna fila di tracker si muove in maniera indipendente rispetto agli altri poiché è dotata di un proprio motore. Il movimento dei tracker nell’impianto fotovoltaico è controllato da un software che include un algoritmo chiamato di “backtracking” che cerca di evitare (o almeno minimizzare) ombre reciproche tra file adiacenti.

Quando l’altezza del sole è bassa, i pannelli ruotano dalla loro posizione ideale di inseguimento per evitare l’ombreggiamento reciproco, che ridurrebbe la potenza elettrica delle stringhe. L’inclinazione non ideale riduce la radiazione solare disponibile ai pannelli fotovoltaici, ma aumenta l’output complessivo dell’impianto, in quanto globalmente le stringhe fotovoltaiche sono esposte in maniera più uniforme all’irraggiamento solare.

Da un punto di vista strutturale il tracker è realizzato in acciaio da costruzione in conformità agli Eurocodici, con maggior parte dei componenti zincati a caldo. I tracker possono resistere fino a velocità del vento di oltre 50 km/h, ed avviano la procedura di sicurezza (ruotando fin all’angolo di sicurezza) quando le raffiche di vento hanno velocità superiore a 50 km/h.

L’angolo di sicurezza non è zero (posizione orizzontale) ma un angolo diverso da zero, per evitare fenomeni di instabilità dinamica (delle particolari oscillazioni generate da meccanismi di risonanza che potrebbero crearsi e danneggiare i moduli ed il tracker stesso).